Articoli consigliati
Val Cama: ProSpecieRara aiuta le “Grigie” foto-racconto a cura di Luigi Andrea Brambilla
7° Convegno annuale di R.A.R.E. “UTILIZZO DELLA LANA PER LA VALORIZZAZIONE DELLE RAZZE OVINE AUTOCTONE: ESPERIENZE A CONFRONTO”

1ª rassegna Zootecnica d’Autunno dedicata alla capra Bionda dell’Adamello

Buon giorno,sono Alessandro Pistoia scivo anch’io sulla rivista Vita in Campagna la rubrica Apicoltura; ho letto il suo articolo sulle “vecchie api regine 🐝 “ con molto interesse. La mia attività di apicoltore nasce per passione dell’Entomologia, quindi per studiare la vita del superorganismo Alveare, per l’attività didattica a scuola, in quanto ho fatto l’insegnante di istituto agrario e per avere un po’ di miele 🍯 in famiglia. Ho iniziato nel 1977 per caso, in quanto uno sciame era uscito da un’alveare presente nella corte agricola dove vivo, da quel ceppo d’api ereditato è iniziata la mia avventura con Apis mellifera ligustica che perdura fino ad oggi . Nel mio apiario valorizzo la sciamatura naturale ed i nuclei artificiali, oltre a cercare come ottimizzare l’ambiente di vita con piante e fioriture adatte alla vita delle api. La sciamatura è l’unico momento di “ferie” che fanno le api passando da un impagno di famiglia e l’altro, è un momento oive si avverte la maestosità della “Creazione”, è entusiasmante vivere questo momento, che da sempre mi da entusiasmo. Occorre ovviamente creare piano piano una realtà che può accogliere questo momento della vita delle api, capire dove vanno abitualmente a fermarsi gli sciami e quindi imparare le loro abitudini nel proprio ambiente. In questo modo si riesce a valorizzare le Vere Api Regine preparate naturalmente dal superorganismo Alveare, con il bagaglio millenario della selezione naturale e non derivate dalle nostre scelte, Grazie del suo prezioso articolo. MI piacerebbe mettermi in contatto con Lei, eco la mia mail che riporto anche qui nel testo a_pistoia@outlook.it Grazie ancora Alessandro Pistoia